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Guida con i suoi consigli anche i ceo delle grandi case di alta moda italiane e francesi. Nel 2015 ha fondato The Style Gate – Laura Asnaghi

“Sono l’uomo di fiducia dei ceo e dei direttori creativi: li guido con i miei consigli”. Alessandro Maria Ferreri è un uomo di spicco nel mondo della moda. Si è inventato un mestiere che prima non esisteva. Ed è quello dell’advisor, termine che lui
preferisce a quello di consulente, qualifica che in Italia è poco valorizzata. Figlio di una importante famiglia sabauda, è poliglotta (parla 5 lingue) ed è famoso per essere un grande esteta, con molte conoscenze nel fashion system tanto da essere considerato “una enciclopedia ambulante della moda”. E due anni fa Forbes l’ha incluso tra i cento imprenditori più influenti in Italia. Ora è advisor di grandi case di alta moda italiane e francesi che ha accompagnato al successo. E per Roberto Cavalli, disegnato da Puglisi, è diventato advisor del Chairman di Damac, l’attuale proprietario del marchio e coordina stile e prodotto. “Io sono come un medico che fa diagnosi e cura, ma non mi limito a consigliare. Ho un ruolo operativo e resto a fianco di chi chiede la mia consulenza sino a quando il progetto non decolla”.

La sua base è a Milano dove nel 2015 ha fondato la sua società, The Style Gate. Ma per capire il peso specifico di questo advisor, molto stimato nel mondo e che con la Camera della moda ha fondato il Fashion Trust per fare emergere i nuovi talenti, bisogna fare un passo indietro: “Nasco come ingegnere e mi sono laureato a Torino. E il mio legame con la moda è nato quando, per la tesi ho creato per Massimo Ferretti, un sistema per digitalizzare la prototipia che allora si faceva a mano”. Il suo progetto è andato così bene che prima ancora della tesi è stato assunto da Ferretti. Da allora è stata una escalation. Prima da Hermes per Jean Paul Gaultier, poi da Etro e, a seguire, da Renzo Rosso per la parte luxury.

Tutto questo in 20 anni di carriera, coronati da The Style Gate, che risponde a tutti i bisogni di una società. Compresi quelli legati ai passaggi generazionali. Ma il suo raggio d’azione è ampio. Di recente, per Loretta Caponi di Firenze, che produce da 50 anni telerie di lusso per le Case Reali, ha dato il suo contributo per creare da zero un business milionario nel prêt-à-porter.

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